INTERCETTAZIONI, LA LEGGE NON DEVE IMBAVAGLIARE L’INFORMAZIONE

La libertà di stampa e la necessità di dire no a qualsiasi legge bavaglio sono stati i temi centrali della serata che si è svolta lunedì 26 ottobre nel locale romano “Bassa fermentazione”, nel quartiere Trionfale, organizzata da Marino Bisso e che ha visto la partecipazione di numerosi giornalisti. Si tratta di una serie di incontri dal titolo “Solo di Lunedì” dove è possibile discutere dello stato in cui versa la professione tra musica e una bibita.

Ospiti dell’ultima serata i giornalisti Giovanni Fasanella, Pier Vittorio Buffa e Luca Villoresi che hanno raccontato le loro esperienze e le vicissitudini per non cedere al “bavaglio” e garantire il diritto dell’informazione. Buffa e Villoresi, in particolare, sono i due giornalisti, rispettivamente dell’Espresso e di Repubblica, che nel 1982 vennero arrestati per aver scritto di torture commesse nel corso delle indagini che portarono alla liberazione del generale degli Usa Dozier.

Nell’occasione si è discusso anche della raccolta di firme contro la nuova possibile legge bavaglio in tema di intercettazioni telefoniche, petizione sostenuta anche dal Sindacato Cronisti Romani, e che ha come primi promotori Stefano Rodotà, Marino Bisso, Arturo Di Corinto, Giovanni Maria Riccio (www.nobavaglio.org).Nel video di Paolo Tripaldi interventi di: Arturo di Corinto, Roberto Natale, Giovanni Fasanella, Pier Vittorio Buffa, Luca Villoresi. (www.sindacatocronisti.it).

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