ANSA ancora in sciopero

I giornalisti dell’Ansa hanno proclamato un nuovo sciopero, fino a lunedì mattina, dopo una assemblea affollata e piena di interventi, compresi quelli del segretario della FNSI, Raffaele Lorusso, del segretario dell’ASR, Lazzaro Pappagallo e del presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, i quali hanno sottolineato che quella dell’ANSA non è solo una vertenza aziendale ma una questione che incide sull’informazione in Italia e sulla sua qualità. Tantissime le manifestazioni di solidarietà, compresa quella del Sindacato cronisti romani, che sono arrivate ai giornalisti dell’Ansa durante la prima giornata di sciopero indetta mercoledì e che continuano ad arrivare, anche via Twitter e Facebook con l’hashtag “#ResistANSA”, un po’ da tutti, come testimonia una vignetta di Staino. Ecco il comunicato del Cdr dell’Ansa sullo sciopero: L’ Assemblea della redazione dell’Ansa conferma il no fermo dei giornalisti al piano di tagli presentato dall’azienda che pregiudicherebbe il ruolo della prima agenzia di stampa italiana. Un ricorso allo strumento dei contratti di solidarietà è inaccettabile anche perchè danneggerebbe in modo irreparabile ampiezza della copertura e qualità del notiziario, quindi il ruolo stesso di dorsale del sistema dell’informazione nel Paese e di garanzia di pluralismo e democrazia come testimoniato anche dalle numerose, immediate e trasversali testimonianze di solidarietà spontanea ricevute. L’ Assemblea, alla quale hanno partecipato i vertici del sindacato dei giornalisti e la Rsu – come testimonianza della volontà di un percorso comune anche con la componente poligrafica -, conferma che per i giornalisti dell’Ansa è prioritaria l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i colleghi da stabilizzare, come previsto dall’accordo sindacale del 2013, e fin dall’imminente scadenza del 30 giugno. L’Assemblea chiede una immediata verifica sui conti dell’ansa e su eventuali aree di recupero dei costi alternative alla solidarietà che non pesino sul corpo redazionale. Vanno anche esclusi i tagli ai budget della redazione, e va assolutamente tutelato il lavoro dei collaboratori. I giornalisti sono pronti a aprire un tavolo di vertenza nazionale con la FNSI ed a proseguire nella linea della massima visibilità anche con iniziative pubbliche. Pertanto l’assemblea proclama sciopero immediato e fino alle sette di lunedì mattina 29 giugno. Un nuovo giorno di sciopero è proclamato fin da ora, in assenza di riscontri alle richieste dell’assemblea, per il primo luglio. L’Assemblea affida un ulteriore pacchetto di giorni di sciopero al CDR per complessivi 20 giorni. L’Assemblea dei giornalisti dell’ANSA Il Cdr del Messaggero Il Cdr del Messaggero è solidale con il Cdr dell’Ansa per la giusta iniziativa di lotta che vede contrapposta la Redazione della più grande agenzia di stampa italiana a un’azienda che ha presentato un piano insostenibile di esuberi. Un piano che fa seguito ad anni che sono stati già di stati di crisi, di tagli, di pesanti riduzione dell’organico, durante i quali i colleghi dell’Ansa, con senso di responsabilità e di sacrificio, hanno mantenuto il livello informativo che li ha resi da tempo una delle migliori agenzie del mondo. Ma chiedere altri 65 esuberi da gestire praticamente da subito significa dare un colpo fatale ad una Redazione che ha bisogno di un piano di sviluppo, non di essere ridimensionata. Tutto questo avviene mentre ancora l’Ansa produce, con le sue energie, novità nei contenuti informativi, al passo con i tempi rapidissimi delle nuove tecnologie. Di arretrato c’è solo una direzione aziendale che, come purtroppo molte altre aziende nell’editoria, vede solo nella politica dei tagli della forza-lavoro il modo per riquadrare i conti. Usando cassa integrazione e contratti di solidarietà come fossero un bancomat. E rischiando di disperdere così il patrimonio di qualità e credibilità che l’Ansa si è conquistata nel tempo con il valore e l’impegno della sua Redazione. Il Cdr di Repubblica Il Cdr di Repubblica è solidale con i colleghi dell’agenzia di stampa Ansa che, di fronte a un ennesimo piano di ristrutturazione presentato dall’Azienda per complessivi 65 esuberi da gestire entro l’inizio di luglio, con ricorso a cassa integrazione e contratti di solidarietà, hanno sostenuto due giorni di sciopero che si concluderanno il 25 giugno mattina. Questa redazione considera infatti la qualità del lavoro e la copertura capillare assicurata dai colleghi dell’Ansa un presidio cruciale del diritto di informazione nel Paese e vede dunque negli annunciati tagli una concreta minaccia a tale diritto. Che è di tutti.

SCR

24/06/15

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